Agostino Di Scipio
Agostino Di Scipio (Napoli, 1962)
compositore, artista sonoro, studioso delle tecnologie della musica e delle arti, anche nei loro risvolti cognitivi e politici. Da giovane e da studente dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha iniziato come autodidatta ad occuparsi di suono e musica, oltre che di programmazione informatica e di teatro sperimentale. In seguito ha studiato Composizione e Musica Elettronica al Conservatorio di L'Aquila. Esplora metodi inusuali di generazione del suono, spesso in relazione a fenomeni di rumore e turbolenza. Tra i suoi lavori più rappresentativi quelli del ciclo Ecosistemico Udibile, basati su interazioni ricorsive "uomo-macchine-ambiente". Artista in residenza del DAAD di Berlino, docente di Musica Elettronica al Conservatorio di Napoli (2001-2013) e L’Aquila (dal 2013). Ha anche insegnato come Edgar-Varèse-Professor alla Technische Universität di Berlino, e tenuto cicli di lezione al CCMIX (Parigi), alla University of Illinois (Urbana-Champaign), e all’IRCAM (Parigi). Ha scritto per innumerevoli riviste in tutto il mondo (alcuni scritti sono raccolti nel volume Pensare le tecnologie del suono e della musica, Edizioni Scientifiche, Napoli, 2012). Ha curato la pubblicazione di Universi del suono di I.Xenakis (LIM/Ricordi) e altri volumi. Fa parte di un’unità di ricerca “Musique, son, ecologie” all’Université Paris VIII. Sue incisioni sono pubblicate da RZ_Edition, Chrisopeé Electronique, Wergo, Neuma, Capstone, ecc. Insieme al pianista Ciro Longobardi, ha realizzato ed inciso una realizzazione estesa di Electronic Music for Piano di John Cage (Stradivarius). In duo col sassofonista Mario Gabola ha dato vita ad un progetto di improvvisazione con circuiti analogici riciclati (Upset, Viande Records). Insieme ad alcuni suoi ex-studenti di Napoli lavora da qualche anno alla rassegna di studi semestrale Le Arti del Suono.